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by Paolo
Scritto il 27 Agosto 2014
Di recente Federalberghi si è scagliata contro l'ormai popolarissimo sito TripAdvisor, reo, tra le altre cose, di aver pubblicato recensioni dell'hotel Regency di Roma che non esiste più dal 2007. Federalberghi si è rivolta all'Antitrust e stranamente, dopo poco, il sito ha rimosso i contenuti incriminati e si difende così: "Combattiamo le frodi con ogni forza e adottiamo sistemi sofisticati e un team dedicato per individuare i truffatori verso i quali adottiamo delle sanzioni volte a dissuaderli. Le tecniche di individuazione e le conseguenti sanzioni rappresentano un notevole deterrente contro l’invio di recensioni fraudolente". Tuttavia secondo un famoso centro di ricerca americano la percentuale di recensioni fasulle oscillerebbe tra il 10% ed il 14%.
Emblematica qualche tempo fa il caso del "ottimo" ristorante Oscar's. Stiamo parlando del ventisettesimo miglior ristorante a Brixham in Gran Bretagna. Stando alle recensioni dei "clienti" questo posto meriterebbe anche una stella Michelin. I due proprietari vi riceverebbero a bordo di un romantico peschereccio trasformato in un raffinato ristorante in cui è possibile degustare cibo francese.
L'autore di molte recensioni (e della burla) è un certo Oscar Parrot (Oscar il Pappagallo). Questo "pappagallo" altri non è che un ristoratore decisamente arrabbiato con Tripadvisor, che ha deciso di mettere in scena questa cosa per dimostrare l'inaffidabilità del sito. Probabilmente il suo (vero) locale riceveva tonnellate di commenti negativi...magari scritti dalla concorrenza.
Questa sarebbe l'ennesima conferma che il famoso sito americano non brilla certo per i controlli sulle recensioni (per usare un eufemismo).
Il Sito dichiara: "Dedichiamo tempo e risorse per garantire che i contenuti di TripAdvisor riflettano le vere esperienze di veri viaggiatori", e io mi chiedo, ma come fate?!
Facciamo un esempio: si possono tranquillamente fare 10 registrazioni con 10 email differenti in pochi minuti e scrivere 10 recensioni con diversi indirizzi IP dinamici. State tranquilli, tutte le vostre 10 recensioni verranno pubblicate!
In rete inoltre si possono trovare servizi (www.recensionitripadvisor.it) che vendono al ristoratore (o albergatore) recensioni a pagamento.
Penso che molto dipenda anche dal target. Mi spiego meglio: attualmente TripAdvisor penso sia frequentato, per la maggior parte, da utenti che tengono in grossa considerazione il rapporto qualità/prezzo. E' quindi molto più semplice trovare in cima alla classifica delle varie città ristoranti "alla portata di tutti" piuttosto che ristoranti di chef stellati.
A mio avviso, come tutte le cose presenti sul web, anche le recensioni su Tripadvisor andrebbero prese con le molle. Bisognerebbe poi, imparare a dare il giusto peso alle cose: personalmente se leggo una recensione di una persona che ha già scritto parecchie recensioni e che ha un buon numero di "recensioni utili" mi fido di più rispetto al parere di un utente alla prima recensione. Inoltre ci può aiutare la legge dei grandi numeri. Difficile che il parere di 100 persone possa essere in qualche modo una bufala.
